Vi ricordate di I Am Zombie? Ne abbiamo parlato a lungo lo scorso anno (fatevi un giro qui per rinfrescarvi al memoria) quando, in vista della finale delle Ruolimpiadi 2015, abbiamo scoperto qualcosa su questo particolarissimo gioco. In I Am Zombie, Make Believe Games e Mark Rein Hagen hanno utilizzato la figura più di moda dell’ultimo decennio per realizzare un gioco che è a metà tra gioco di ruolo (con narratore, prove, dadi ecc.) e un gioco da tavolo (con carte e azzardi di vario tipo), ottenendo un risultato che non è di facilissima comprensione nell’immediato ma che, una volta oliati gli ingranaggi, garantisce un altissimo tasso di divertimento.
Il gioco, con le sue atmosfere in pieno stile grindhouse ci è piaciuto fin da subito e ci eravamo appassionati alla sua difficile storia editoriale post-kickstarter. Vista la luce, poi, lo abbiamo testato, provato e giocato in varie salse finchè non lo abbiamo capito veramente e ci siamo accorti che, alla fine, per farla breve, è un gran bel gioco.
Sta di fatto che gli zombie senzienti di I Am Zombie adesso son tornati, e mentre aspettiamo l’uscita del prossimo titolo incastrato nel nuovo mondo di tenebra di cui IAZ voleva essere il primo esemplare, possiamo goderci qualche nuova avventura, questa volta, in una veste del tutto “nuova”: quella del dungeon crawler old-school.
La storia di Toxicity
La campagna Kickstarter che sta finanziando la realizzazione del gioco ci racconta la suggestiva storia di Toxicity: il piccolo gioco nato negli anni 70 e finito del dimenticatoio perchè schiacciato dal colosso nascente di Dungeons & Dragons.
Con un’aria vagamente cospiratoria (come poi è giusto che sia vista l’intera ambientazione di IAZ) Mark Rein Hagen ci parla di questa sua creaturina, un gioco semplice e lineare, molto vecchia scuola, racchiuso in soli 3 manualetti di facilissima fruizione, dove si potevano esplorare gli oscuri dungeon di un underworld che non ha sede in chissà quale mondo fantasy, ma nel nostro mondo, o meglio, nel presente degli anni 70.
In Toxicity si possono esplorare sotterranei, sopravvivere, superare trappole e combattere pericolosi esseri restando nel presente e soprattutto facendo di per sè la parte dello zombie. Eh sì perchè a quanto pare la vera grande rivoluzione di questo titolo era (ed è tuttora) il fatto che appena il personaggio mette piede nel mondo di gioco, inizia la sua inesorabile discesa verso l’essere zombie: una delle creature tossiche ma perfettamente senzienti che lottano ogni giorno per non perdere la propria umanità. Il funzionamento dei non morti qui è lo stesso di I Am Zombie, e il gusto macabro di morire un poco di più ad ogni passo in avanti nell’avventura promette la stessa eccitazione del suo predecessore.
Il tutto condito in piena salsa anni 70, non dimentichiamolo.
La società era già di fondamentale importanza in IAZ. Giocare veramente in stile grindhouse, come se si stesse girando un b-movie, era la vera chiave del divertimento: scene ad altissimo tasso di gore, belle pupe, personaggi esagerati, per capirci, senza quello era come se il gioco perdesse una parte di sè. Qui ancora di più. Qui si tratta di tornare veramente indietro nel tempo, di toccare con mano non solo un’ambientazione ma anche uno stile di gioco tipico di quegli anni e viverci col proprio zombie. Qui si tratta di compiere noi stessi, passo dopo passo, la conoscenza degli anni 70 e della società di quel tempo esattamente come deve fare il nostro personaggio che, passo passo, deve re-imparare daccapo a rapportarsi con la sua nuova vita in una nuova società che non conosce e che gli era sempre stata tenuta nascosta. Tutto molto splatter però, intendiamoci.
Toxicity allora non ebbe la giusta fortuna, lì se non ti chiamavi DnD non eri nessuno, ma poco male. In realtà probabilmente possiamo goderne ancora di più adesso. Alla fine gicare Toxicity allora sarebbe stato come vivere il presente, solo sotto una lente diversa, ora è vivere il passato, la golden age dei giochi di ruolo e un’epoca differente. Il che rende tutto il gioco più saporito.
Il gioco
Toxicity torna ora per portare una ventata d’aria fresca alle esperienze zombie degli ultimi anni.
Lo scorso anno ci hanno fatto vedere come fosse possibile giocare (e pensare) gli zombie in un modo tutto nuovo. Ora torniamo alle origini del gioco di ruolo per vedere come sia possibile giocare gli zombie anche nel modo più classico possibile.
Di certo se non avevate gradito la commistione tra gioco di ruolo e gioco da tavolo di IAZ, e se amate comunque rester sul classico, Toxicity sarà perfetto per voi! Il presupposto base è quello di permettere ai giocatori di giocare un caro vecchio dungeon crawl in pieno stile old school, ma in un setting del tutto nuovo.
Toxicity sarà prima di tutto un gioco a sè stante. Non richiede nulla di pregresso per giocare.
Col gioco saranno forniti tre manualetti:
- Il regolamento
- Il manuale per il narratore
- Il mondo di gioco
Piccoli, facilmente consultabili e disegnati con una enorme cura dei dettagli perchè siano in pieno e totale stile old school.
Ma, cosa ancora più importante, Toxicity sarà anche un ottimo supplemento per I Am Zombie.
Il contenuto dei mannuali e il regolamento di gioco (coi Vectors e le carte) sarà perfettamente compatibile con il gioco originale. Semplicemente vi fornirà una nuova ambientazione intera, l’ Underworld, in cui ambientare le partite. Un mondo enorme del tutto nuovo, con nuove creature e nuove regole sociali con cui interagire.
Inoltre sarà supportato dall’ Online Tabletop Platform: la piattaforma multimediale fornita dal sito della Make Believe Games che permette di giocare partite in remoto senza perdere il gusto del sistema Axiom con le sue carte.
Concludendo…
La campagna Kickstarter per questo gioco ha avuto un enorme successo, raccogliendo quasi 13000 dollari a fronti dei soli 5000 richiesti dall’autore. Inoltre il gioco, come racconta anche la sua storia alla “Davide vs Golia” è praticamente pronto. La casa ha assicurato che la versione digitale è pronta per la distribuzione e quella cartacea ha bisogno solo di una breve attesa. L’uscita è prevista addirittura per giugno (versione pdf), quindi lo vedremo veramente presto e nel pieno della sua bellissima grafica!
La precedente campagna per I Am Zombie era stata seguita da qualche problema per l’attesa che i finanziatori avevamo dovuto sopportare prima di vedere il loro gioco finalmente realizzato. Nonostante ciò la nuova campagna si è conclusa benissimo e in tempi lampo. Questo probabilmente significa che la qualità del lavoro finito era stata in grado di superare i problemi incontrati e che ci sono moltissimi giocatori che non vedono l’ora di espandere la propria esperienza di gioco con questa nuova uscita. Una garanzia più che buona per questo progetto e un ottimo presupposto per le ore di divertimento che potrebbe portarci!