L’esperienza del mese del GM, e della Game Master Academy di Monte Cook Games e Wyrd Edizioni si é da poco conclusa e pure, dobbiamo dirlo, con grande successo. E’stata senza dubbio unávventura ricca e interessante, che ci ha lasciato qualcosa su cui riflettere e che porteremo con noi verso il nostro percorso, ancora ben lontano dall’essere concluso, per diventare perfetti GM.
Se vi siete persi gli step precedenti e non sapete di che cosa diavolo sto parlando, vi consiglio di fare un salto indietro nel tempo e consultare il sito di Wyrd in primis http://www.wyrdedizioni.com, e poi anche tutto il nostro pseudo-diario delle riflessioni step-by-step a partire da qui.
Se siete in pari con noi bene, andiamo per gradi. Perché la GM Academy per Wyrd e MCG sará anche giá terminata, ma a noi mancano ancora dei frammenti da raccontarvi. Chiaro, ci abbiamo messo il tempo che ci voleva non solo per leggere e testare i passaggi, ma soprattutto per elaborare le nostre riflessioni ed estrapolare i giusti insegnamenti. Roba profonda insomma, no, davvero, credetemi!
Siamo quindi pronti per il sesto step.
Abbiamo giá avuto modo di parlare degli incontri e di cosa sia fondamentale per tenere svegli i giocatori durante le sessioni. In questo step ci vengono introdotte un po’di nozioni sulla scena.
In particolare ci stiamo muovendo nei meandri dell’avventura scelta per le lezioni, il Beale di Boregal, e ci viene chiesto di fare un minimo di attenzione in piú ad alcuni incontri in particolare.
Eh si perché se é vero che bisogna imparare a gestire combattimenti, elementi tecnici e regolistici del gioco, é altrettanto vero che condurre le scene é probabilmente la parte piú difficile di tutto il lavoro che spetta al GM, e questo perché sostanzialmente non ve lo potete preparare prima. O meglio, potete anche preparare prima tutta una fichissima descrizione dell’ambiente, delle creature, dei dialoghi, dell’atmosfera, ma poi….
…poi tanto finisce che i vostri player prendono tutt’altra strada, oppure il votro bellissimo boss viene sconfitto prima ancora di proninciare il suo commovente discorso finale, oppure ancora la serie di eventi che avete meticolosamente preparato e concatenato viene asfaltata dal primo pg che decide di distruggere l’oggetto che ha davanti…potrei andare avanti per giorni a fare esempi anche meno generici di questi, sta di fatto che, anche se poi siete liberi di vendicarvi e liberare il tarrasque, dovrete sempre e per sempre fare i conti col fatto che il gioco di ruolo é, di fatto, a piú vie, non é il vostro romanzo personale.
Quindi gestire le scene é difficile perché:
- se vi preparate tutto prima arriverá sicuramente qualcuno a prendere a calci i vostri piani e vi ritroverete come carpe koi a mascella penzolante.
- se non vi preparate niente non saprete che dire piú di “c’é una strada sterrata a destra”e vi ritroverete come carpe koi a mascella penzolante.
Ottimo!
Nella sesta lezione ci vengono dati alcuni sacrosanti suggerimenti su come trovare un equilibrio tra i suddetti due punti e preparare il giusto perché la storia non sia troppo su binari ma nemmeno una tragedia.
Di questi suggerimenti (che comunque stanno sul classico come tenersi presenti le statistiche e avere una buona idea della mappa del luogo) ci sentiamo di accoglierne una in particolare: accompagnare la narrazione con delle immagini. Non solo, vorremmo anche estenderla ed invitare tutti a spendere quei due minuti di preparazione in piú per aggiungere anche della buona musica d’atmosfera e dei dettagli di colore, come oggetti o png coloriti. Basta poco per rendere magico un momento. Minima spesa, massima resa!
A questo proposito internet fa veramente al caso nostro, si possono fare cose che gli old school players se le sognavano ai loro tempi (ok, ai nostri tempi, chiaro.) e in piú la comunitá dei giocatori di ruolo é piú attiva che mai in questi anni, si fa gruppo e si trova sempre qualche spunto interessante.
Come vi avevamo giá detto Wyrd ha creato un gruppo FB dedicato alla GM Academy che trovate qui , per tutto il resto potete guardare in giro e troverete un sacco di community vitali.
Step sette
Ta daaaa, in men che non si dica siamo quasi alla fine delle lezioni e quasi pronti per gettarci all’avventura. Non male.
La lezione numero sette mette un po’di gustosa carne al fuoco sul tema della preparazione della sessione di gioco.
Innanzitutto é bene leggersi la parte del manuale che riguarda il ruolo del GM e i suggerimenti che vi sono contenuti. Poi dobbiamo prepararci tutto il necessario per la prima sesione di gioco.
Attenzione, disclaimer: resta chiaro che i giochi di ruolo cartacei sono diverti dagli altri prodotti del mondo ludico perché, per definizione, possono essere giocati anche solo con l’ausilio di una matita e un foglio di carta a persona. E’una regola d’oro che vale la pena ricordarsi sempre, soprattutto quando, visti tutti gli strumenti che il 2017 ci mette a disposizione, saremo tentati di complicarci le cose.
Detto questo ovviamente esiste una via di mezzo tra il nulla astrale e una serie di tools da genio planetario del male.
Su questo noi giochiamo giá in casa, nel senso che per chi é del tutto nuovo alla cosa la lista di cose da preparare é veramente utile, ma noi non vediamo l’ora di dirvi come abbiamo man mano imparato a gestire la logistica delle nostre sessioni di gioco. Potrebbe anche non interessarvi quello che facciamo ma é sempre divertente parlare delle proprie sessioni quindi ve la beccate lo stesso!
Quindi, cosa portare? Con una attenta commistione di tradizione e modernitá vi diciamo che noi usiamo portare con noi…
- Il manuale, ovviamente, il vostro, quello con i foglietti, segnalibri e annotazioni del caso. Le scorciatoie sono importanti, se vi dimenticate la gestione di una regola, vorrete avere un segnalibro, date retta a me. A me piace anche dotarmi di una tablet con la versione pdf del manuale che ha i segnalibri giá incorporati. Scartabellare é bello, ma anche digitare “cerca nel testo”non é male. I giocatori dovrebbero davvero avere il loro, e averne uno a testa non é una pretesa stupida. Se non é possibile mi piace fornire dei cheat sheet o qualche pagina fotocopiata con qualche lista importante (chi ha detto incantesimi?)
- I dadi. Il piú possibile. Giochi come Numenera, lo so, non prevedono poi cosí tanti dadi, ma io ho sempre il mio set personale (che ogni buon GM deve avere) e che nessuno puó toccare, piú una buona collezione di altri set per tutti. I dadi sono catartici per il gioco di ruolo, averne pochi non é ammissibile.
- Una torre per i dadi. Puó sembrare un vezzo ma in anni, sul tiro dei dadi, ne ho viste abbastanza da scriverci un libro. Giocatori che cercano di lavorare di polso per favorire piú o meno rotolamento, giocatori che tirano nei luoghi piú nascosti del tavolo, diatribe sul risultato se il dado si appoggia male, piagnistei sui risultati dati da strani rimbalzi, ma soprattutto gatti quasi morti soffocati perché i dadi a volte sul tavolo proprio non vogliono restare. Ad un certo punto basta, si una una torre e il tiro dei dadi é preciso, ordinato e contenuto entro i limiti della scatola e della vosuale del GM.
- Carta e matita, sempre, in abbondanza e per tutti. Ma soprattutto gomme. La penuria di gomme ha mietuto piú vittime della fame, date retta a me.
- Schede per i personaggi, ovviamente.
- Materiale preparato in anticipo per la sessione (le suddette immagini, mappe, suoni ecc.).
- Plancia di gioco cancellabile e pennarelli. Dopo anni a disegnare a matita sui fogli a quadretti ci siamo convertiti alla plancia cancellabile e da allora mai piú senza! Abbiamo acquistato una plancia quadrettata bella grande, quasi quanto il tavolo, e manovriamo il tavolo di gioco con segnalini, miniature, ma soprattutto pennarelli da lavagna che ci permettono di disegnare ogni scenario. Vi consiglio tuttavia di dotarvi di pennarelli di colori diversi per evitare confusione e, soprattutto, di sequestrarli regolarmente ai giocatori: ho letto piú insulti sulla mamma del nemico lí che sui bagni dell’autogril.
- Segnalini e miniature. Noi siamo spiantati e al momento non ci é ancora stato possibile investire sulle miniature dei giochi che seguiamo. A questo si unisce il fatto che alcuni giochi come Numenera non sono esattamente concepiti per le miniature. Tuttavia é importantissimo avere una chiara idea delle posizioni di PG, nemici, ostacoli ecc. quindi in genere ci dotiamo di tutto ció che troviamo a tiro e stia in un quadretto. Di recente la collezione del subbuteo di Star Wars dell’Esselunga ci é stata grandemente di aiuto, bisognerebbe avvisarli, quelli dell’Esselunga dico.
- Schermo del GM. (n.d.r. vi rimando in particolare alle indicazioni in merito sul sito della wyrd riguardo ai loro diabolici piani sullo schermo del GM per Numenera…) Per me é un oggetto fondamentale. Non si tratta tanto di mascherare i tiri, quello conta solo se il Master é padrone dei dadi ma in Numenera non é cosí, quanto di tenere al sicuro i propri appunti. Nessuno lo fa davvero apposta ma il metagaming a volte é praticamente automatico e un buon Master deve sentirsi libero anche di cambiare le carte in tavola tutte le volte che vuole.
- Bibite e Snack. Of course! Mi raccomando, ruotate gli addetti alle forniture, e che non sia sempre chi ospita, che a noi ci si é svuotata la cantina!
Come concludiamo questa volta?
Siamo quasi alla fine! Un po’questo appuntamento mi mancherá, ma vedremo di incanalare le nostre riflessioni in altro modo, non temete! Intanto ci resteranno tutte queste piccole indicazioni che ci hanno sicuramente aiutati sulla strada del Mastering.
Manca ancora una puntata peró! Non perdetevela perché oltre alle considerazioni finali saremo una bella occhiata piú addentro all’avventura Il Beale di Boregal!